RICERCA

Nella mia ricerca tratto le polveri di metallo, per quanto modellata e strutturata, la materia si rende autonoma. Forma una sua superficie, una sua texture, una colorazione che assume naturalmente e non dipende dal mio intervento, sono ossidazioni. La relazione che instauro con il materiale è la chiave di tutto il processo.

Di cosa stiamo parlando? Materiale, forma, superficie, texture colorazione. Sono gli stessi passaggi che adotteremmo per un oggetto industriale.

Ma non solo. “Materia” è un termine femminile, e in quanto tale è affascinante, attraente, sensuale, robusta, unica. La sua estetica per me ha una valenza speciale.

Grazie alla tecnologia riesco a enfatizzare la velocità con cui scorre il tempo, così rapidamente da mutare il mio oggetto, appena concepito, in qualcosa che ha già molto vissuto. Un percorso ambivalente, evolutivo e involutivo allo stesso tempo. Ho la percezione di un oggetto che identifico come definito/indefinito o indefinito/definito.

Creo pezzi unici. E con lo stesso spirito mi confronto con aziende di tipo industriale, interessate a uno sviluppo innovativo. La mia ricerca ha stimolato una serie di collaborazioni tanto inattese quanto proficue nei settori di product design, brand identity, interior design e retails.


FILOSOFIA

Dopo aver studiato arti grafiche e lavorato come industrial design, ho sentito negli ultimi anni la necessità di confrontarmi con la pura materia, allo stato originale. Percepisco una sua anima e la voglio comunicare.

Con il mio lavoro cerco di esprimere questo sentire, voglio manifestarlo attraverso una narrazione che chiamo Percorsi Temporali. Mi piace pensare che l’oggetto finale non sia altro che la sintesi di questo mio racconto, che gioca con il fattore tempo.

Elaboro la materia e la metto in evidenza, la rispetto.

Come in un’opera di Van Gogh, i tratti indefiniti delle figure vibrano in sintonia con le nostre sensazioni. Lasciando a ognuno la libertà di definire e determinare il senso della scena e dell’opera stessa.

Questo è il mio obiettivo: immaginare, creare, produrre nuove emozioni.

 

STORIA

Matteo Tampone nasce a Torino nel 1966 dove risiede e lavora. Frequenta la scuola di arti grafiche in Torino e gli esordi professionali sono nel mondo dell’industrial design e della comunicazione.

Nel 1999 co-fonda Profilo Design, dove fino al 2013 collabora con marchi internazionali spaziando in diversi settori: dalle macchine da caffè espresso (De Longhi), all’arredo esterno (Pircher), dai giochi per bimbo (Chicco) all’estetica (Maletti)

2013 Matteo vuole una maggiore libertà espressiva ed autonoma ampliando la sua esperienza nei settori di Brand Identity, Interior Design e Retails con il nome di MATSTUDIO e con l’acronimo di MAT nell’arte.

2014 MATSTUDIO inizia la collaborazione con il gruppo Ferrero creando “Pixel” per il brand Ferrero Rocher, il progetto rientra come prima opera artistica con la firma di MAT.

 

 

 

CONTACT

Matteo Tampone
info@mat-studio.it
www.mat-studio.it[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_empty_space][vc_media_grid element_width=”3″ grid_id=”vc_gid:1492501657224-ffd30eac-196f-7″ include=”5875,5881,5887,5893,5899,5905,5911,5917,5923,5935,5941,5947,5953,5959,5965,5971,5977,5983,5989,5995,5929″][/vc_column][/vc_row]